Come orientarti nella “giungla” delle diete

Perché esistono tanti approcci diversi e come posso orientarmi in questa giungla di proposte?

Perché voi esperti non dite tutti la stessa cosa?

Questa è una domanda che mi sento rivolgere spesso.

Vediamo come posso aiutarti a comprendere questi punti di vista e scoprire le abitudini che possono fare al caso tuo, cioè come orientarsi in questa giungla di pensieri e proposte diverse!

Devi sapere che esistono tanti approcci diversi a seconda del punto di vista con cui guardiamo ad un problema e questo è vero per qualsiasi campo delle conoscenze umane, non solo per lo stile di vita.

Per prima cosa gli approcci alimentari e di salute si distinguono tra quelli che vedono il corpo nella sua interezza, cioè si approcciano ad esso in modo olistico, e chi invece guarda solo ad una parte di esso, quindi guarda solo il corpo, solo la mente, solo le emozioni, senza comprendere ciò che siamo: un unico sistema integrato.

Alcuni approcci guardano gli organi e le diverse funzioni come parte di un unico armonico sistema che cerca costantemente l’equilibrio e che costantemente lo perde.

Un esperto che segue questo approccio cosa fa?

Di fronte ad un sintomo o ad un problema cerca sempre di risalire alle cause originarie in modo da aiutare il corpo a ritrovare il suo riequilibrio, partendo proprio dal migliorare lo stile di vita.

Altri approcci, invece, guardano il corpo come un insieme di pezzi scollegati, si specializzano ognuno su un singolo pezzo e cercano di riportare la salute solo in quel pezzo spesso perdendosi il quadro d’insieme.

Facciamo un esempio pratico, così ci capiamo meglio.

Se soffri di mal di testa, chi guarda il corpo come un insieme scollegato di apparati cercherà di sopprimere il sintomo consigliandoti un farmaco o rimedio in grado di quietarlo in modo efficace mentre chi ha un approccio olistico andrà a guardare il fegato e le tossine presenti nel corpo e studierà l’eventuale presenza di errori a tavola o fattori che possono produrre stress, analizzando anche il tuo sonno e la regolarità del tuo intestino.

Questo vale per tutti i problemi più comuni: se soffri di allergie, c’è chi ti consiglierà antistaminici e chi invece ti chiederà come mangi e aiuterà il tuo sistema immunitario a tranquillizzarsi perché troppo reattivo a causa dell’infiammazione.

Chi si specializza troppo punta in genere al sintomo e cerca in tutti i modi di sopprimerlo, senza chiedersi cosa voglia indicare e cosa lo ha generato. 

Immaginati un vigile del fuoco che corre richiamato da un allarme anti incendio e, invece di cercare l’origine dell’incendio, colpisce la fastidiosa sirena per farla smettere di suonare. 

Tra tutti gli approcci alla salute e malattia, pochissimi sono quelli che cercando le cause profonde, le individuano tra le abitudini quotidiane protratte nel tempo, tra le quali, cibo, respiro e movimento sono i pilastri principali con i quali il nostro corpo si sostiene per vivere.

Perché?

Questa è una saggezza che apparteneva a tutte le medicine antiche del Pianeta e che l’evoluzione della pratica medica moderna ha perso per strada, un intero patrimonio che andato completamente perso ed è rimasto nelle mani solo di coloro che si occupano di MTC, Ayurveda, Omeopatia e i pochi medici di buona volontà che hanno cercato altrove le conoscenze perdute continuando a studiare e a specializzarsi. 

E poi c’è un altro motivo, profondo e che riguarda noi pazienti.

Cambiare abitudini è difficile, ci pone in controtendenza con il resto del mondo e soprattutto ci responsabilizza e ci costringe ad impegnarci direttamente. 

Meglio ricevere una medicina e buttarla giù, piuttosto che chiederci perché mi viene sempre il mal di testa, perché ho acidità di stomaco, dolori articolari o mi manca il ferro o perché la mia menopausa è un incubo…

Tra coloro che si occupano di salute, quindi, si possono distinguere coloro che vanno dritti alla soluzione contingente del problema, quindi sovrappeso (ti taglio le calorie e ti spedisco in palestra), magrezza (aumento le calorie), acidità e bruciore (ti do un antiacido), irregolarità del ciclo (ti prescrivo la pillola), colesterolo alto (ti tolgo i grassi e ti do le statine), diabete (ti prescrivo insulina), pressione alta (ti prescrivo la pillola per abbassarla), colite (ti do un rilassante perché è un problema psicosomatico) e virus (cerco la vaccinazione idonea).

E chi, interrogandosi sulle vere cause, trova e propone soluzioni dirompenti e fuori dal coro.

Quindi, se per esempio hai sovrappeso, si interroga sugli ormoni (i maestri del metabolismo) e cerca la causa di un metabolismo bloccato negli alimenti, in grado di sbilanciarli e ti propone un approccio alimentare che li riporti in ordine (quindi, in questo caso, va a ripristinare la sensibilità insulinica). 

O, se hai magrezza, si occupa del tuo intestino e di tutte le cause che impediscono al cibo di essere assorbito riattivando la digestione.

Perché sa che, se l’assorbimento è bloccato e tu aumenti il cibo ingerito, non fai altro che peggiorare il problema e aumentare il carico di tossine. 

Soprattutto negli approcci alimentari è evidente questo grande BUG, per cui anche ai migliori sfuggono i due problemi principali: l’emergenza infiammazione e le difficoltà di digestione e assorbimento dovute a stomaco, intestino e fegato in perenne difficoltà. 

Perché la verità è che puoi mangiare il migliore cibo del mondo ma devi assicurarti che arrivi alle cellule.

E devi conoscere la condizione di abuso generalizzato di alcuni nutrienti in cui sono immersi la maggior parte degli esseri umani dei Paesi ricchi, altrimenti non li aiuti.

E pensi solo a dare diete che poi la gente smetterà di seguire ritornando al punto di partenza.

Per risolvere i problemi, l’unica strada è superare gli schieramenti ideologici e i punti di vista di parte e andare direttamente al funzionamento del nostro corpo, del nostro sistema integrato, scoprendo come funziona e di cosa ha bisogno. 

Io lo chiamo il “libretto di istruzioni del corpo umano” e tutto quello che spiega tende ad aiutarti a conoscerlo, con informazioni semplici e super partes.

Poi, però, la scelta finale è sempre nelle tue mani! 

Scegli se vuoi sopprimere il sintomo o vuoi scoprirne le cause.

Scegli se vuoi conoscere come funzioni o vuoi mangiare sulla base di idee preconcette, spesso fallaci.

Consapevolezza e libertà di scelta terapeutica, ricerca delle informazioni giuste e uno stile di vita sano e adatto a noi, almeno 5 giorni su 7, sono i più grandi strumenti nelle nostre mani.

Sono con noi in ogni momento e dipende solo da noi cercarli e metterli in atto.

E se abbiamo un problema, cerchiamo qualcuno che abbia una visione d’insieme e che ci aiuti a trovare le cause di ciò che ci affligge senza avere timore di cambiare, che è la più grande risorsa nelle nostre mani, l’unica in grado di fare la differenza.

Più lo faremo tutti e più aiuteremo anche i medici e gli operatori del settore a migliorarsi e ad aiutarci.

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