Integratore di aminoacidi essenziali
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Forte bruciore ai genitali, bisogno continuo di urinare, urine torbide e maleodoranti sono alcuni dei sintomi della cistite, un disturbo che tutte le donne conoscono e che non risparmia nemmeno gli uomini.
Quando la cistite colpisce, il disagio è talmente forte che la tentazione di imbottirsi di medicinali per debellarla può essere davvero irresistibile.
Eppure anche la cistite si cura, e soprattutto si previene, prima di tutto a tavola e, quando serve, ricorrendo all’aiuto di rimedi naturali che possono essere anche più efficaci dei farmaci e senza gli effetti collaterali di questi.
L’apparato urinario è formato da quattro organi:
I reni si occupano di produrre l’urina, che è trasportata verso l’esterno tramite i canali escretori.
Filtrano tutto il sangue che circola nel corpo e ne eliminano le scorie, una grande quantità di sostanze che provengono dal metabolismo dei tessuti per mezzo del fegato.
I reni mantengono inoltre l’equilibrio acido-base del sangue e dei tessuti, fondamentale per la vita, e regolano i meccanismi di sudorazione.
Gli ureteri sono lunghi condotti che collegano i reni alla vescica, un vero e proprio serbatoio in cui l’urina viene immagazzinata in attesa di essere espulsa definitivamente attraverso l’uretra.
L’apparato urinario svolge dunque una funzione emuntoria e depurativa, essendo deputato a espellere dall’organismo i prodotti di scarto.
In particolare, l’urina serve a eliminare i prodotti del metabolismo (enzimi e coenzimi usati, vitamine, minerali, ormoni e altre sostanze) che in quel momento non possono più essere assorbiti.
L’urina infatti è composta per il 95% di acqua, il 2,5% di urea e un restante 2,5% è appunto questa miscela di minerali, sali, ormoni ed enzimi.
L’urina di una persona sana che si alimenta bene è un liquido assolutamente sterile e non contiene particolari sostanze tossiche.
Diverso è il discorso per chi non mangia in modo salutare, fa uso di droghe, alcol, caffeina, nicotina, additivi chimici, grassi di cattiva qualità o medicine chimiche che naturalmente si ritroveranno disciolte nell’urina.
I fattori più critici che possono affaticare i reni sono:
Le cause principali che irritano le vie urinarie sono:
Vi sono poi dei periodi della vita che potrebbero predisporre a una maggiore incidenza di infezioni alle vie urinarie, come il periodo della gravidanza che sottopone l’organismo a sbalzi ormonali.
Inoltre il feto potrebbe poggiare sulla vescica causando un po’ di fastidio.
Perciò, in questo meraviglioso periodo, cerca di bere in modo regolare, fai esercizio fisico (anche senza esagerare) e segui un’alimentazione sana.
Secondo la medicina tradizionale cinese i reni sono il magazzino dell’energia prenatale (una sorta di deposito di energia che ci viene regalato fin dalla nascita).
Qui viene depositata anche l’energia post natale in eccesso che siamo in grado di accumulare conducendo una vita sana.
È una specie di “banca” dove depositiamo i nostri risparmi che ci può consentire di avere delle riserve anche per la nostra vecchiaia, se le sappiamo gestire bene fin da quando siamo ancora giovani.
Sempre secondo la MTC, i reni controllano alcuni organi fondamentali del corpo come ossa, midollo spinale, cervello, sistema nervoso, denti, capelli e testa, senso dell’udito e orecchie.
Questo significa che un indebolimento dei reni e una riduzione dell’energia vitale a causa di una vita sregolata, per esempio, produrranno conseguenze in alcuni di questi organi.
I reni hanno inoltre una grandissima influenza sulla sfera sessuale, sulla fertilità, sul potere del seme maschile e sulla libido.
Così, persone con reni forti, avranno maggiore forza sia fisica che “di carattere”: per esempio è molto probabile che siano più coraggiose, risolute e abbiano maggiore forza di volontà.
Quando i reni sono forti, nel corpo c’è energia e calore.
Quando invece sono deboli, ce ne accorgiamo dai segnali che ci mandano: piedi, ginocchia e glutei freddi e freddo alla bassa schiena, tendenza ad urinare spesso, anche di notte, calo di libido e infertilità.
Ci si sente deboli, talvolta ansiosi e depressi e si ha un forte desiderio di caffè e di bevande nervine che danno l’impressione di fornire quel calore e quell’energia che mancano.
Questa debolezza dei reni dipende spesso anche da un raffreddamento dei polmoni che si ripercuote sui reni.
Allo stesso modo se aumenta il “calore” interno, che potremmo anche definire infiammazione, si produrranno tutta una serie di conseguenze:
La vescica è l’organo che ha funzione escretoria e questo dipende essenzialmente dalla salute dei reni, poiché questi due organi lavorano in sinergia.
I fluidi che arrivano alla vescica provengono direttamente dall’intestino tenue, quindi è importante che l’intestino sia in buone condizioni e non ci sia uno stato di disbiosi né di stitichezza.
È infatti molto facile, quando si è colonizzati dalla candida, che questa risalga il canale urinario e provochi la cistite.
Sono ad alto rischio i pazienti con diabete o immunodepressi per neoplasie, AIDS, chemioterapia o farmaci immunosoppressivi.
In alcuni casi si può assistere anche a forme di cistite senza che ci sia infezione e questo può dipendere dall’esposizione a stress eccessivo, per esempio quando si è sempre di corsa e con la sensazione di non avere mai tempo.
Questo eccesso di “calore” o infiammazione si trasmette alla vescica, causando bruciori o dolori durante la minzione e la creazione di un terreno favorevole alle infezioni urinarie.
Infezioni croniche alla vescica sono piuttosto comuni oggi, soprattutto nelle donne, e sono causate appunto anche dalla pressione esterna e dallo stress, che generano una conseguente infiammazione.
Le altre cause possono essere freddo che penetra dall’esterno e che è amplificato e reso ancora più pericoloso quando i reni sono già indeboliti e divengono incapaci di difendersi e di respingere il freddo.
Anche un indebolimento della digestione, dovuto a cibi crudi e raffreddanti, può provocare un indebolimento dei reni.
Per migliorare questa condizione, dal punto di vista nutrizionale dobbiamo introdurre cibi rinfrescanti, eliminare i cibi riscaldanti come caffè e alcool e rallentare i ritmi di vita.
Nella donna, la contaminazione batterica della vescica è piuttosto frequente in quanto il canale dell’uretra è più corto rispetto a quello dell’uomo (che comunque possono essere colpiti dalla malattia).
Il sintomo più caratteristico è una necessità impellente di urinare, con sensazione di svuotamento incompleto e bruciore.
L’urina può essere torbida per la presenza di pus oppure scura o rossastra per la presenza di sangue; a volte ci può essere febbre.
L’esame delle urine potrà svelare la presenza di batteri, globuli rossi, un elevato numero di globuli bianchi, la presenza di nitriti e un innalzamento del ph.
Per conoscere il tipo di batteri che hanno causato la cistite, dovrai effettuare un’urinocoltura.
Generalmente la cistite è causata da stafilococchi, colibacilli o Escherichia coli, e altri batteri di minore importanza.
La medicina allopatica interviene con la somministrazione di antibiotici specifici in base al risultato dell’urinocoltura.
È molto facile comunque che ci siano delle recidive e che la cistite si trasformi in una malattia cronica se non cambi le tue abitudini errate e la tua alimentazione.
Infatti, gli antibiotici, oltre ad uccidere i batteri patogeni, finiscono per colpire anche la flora batterica “buona” del nostro organismo, come quella intestinale, togliendoci una protezione importante proprio contro gli agenti infettivi.
La cistite predilige diffondersi dalla vagina attraverso l’uretra verso la vescica, piuttosto che dagli organi infetti (come il rene) verso la vescica.
È infatti molto probabile che la disbiosi intestinale, con i suoi batteri e funghi patogeni, si trasmetta innanzitutto alla vagina, sotto forma per esempio di candida, per poi proseguire verso la vescica e magari fino ai reni.
I sintomi sono piuttosto personali e possono variare: si può distinguere una forma più acuta e una più leggera.
Di solito, quando la cistite è divenuta cronica, i sintomi sono meno intensi, più prolungati e hanno la tendenza a ripetersi.
Alcuni farmaci di cui potresti fare uso hanno un’influenza negativa sui reni e sulle vie urinarie.
I reni, logicamente, visto che filtrano i liquidi del corpo in cui i farmaci sono disciolti, sono gli organi che maggiormente ne subiscono l’impatto.
Spesso troverai menzionati tra gli effetti collaterali dei farmaci che stai assumendo proprio patologie renali (oltre che al fegato).
Questi farmaci sono, innanzitutto, i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e gli antidepressivi assunti insieme.
Uno studio condotto al Jewish General Hospital di Montreal ha infatti dimostrato che l’associazione di questi farmaci può far aumentare il rischio di sviluppare un danno renale acuto fin dai primi 30 giorni di assunzione.
Altri farmaci da utilizzare con moderazione, se non vuoi sovraccaricare i reni, sono gli antinfiammatori e gli analgesici che possono provocare insufficienza renale funzionale.
Lo stesso vale per gli analgesici non oppioidi che, assunti per lunghi periodi, possono causare nefropatia cronica.
Attenzione anche ad antipertensivi, antinfettivi, immunosopressori e alcuni tipi di farmaci usati in psichiatria e gastroenterologia.
In base ai sintomi principali della cistite, si possono scoprire anche degli interessanti significati simbolici.
Il sintomo principale è la difficoltà alla minzione e il bruciore.
Il frequente stimolo a urinare, così come la sua impellenza, testimoniano l’urgenza di lasciar fluire le acque.
La vescica e l’urina rimandano al sacco e al liquido amniotico, dunque simbolicamente all’idea della madre e dell’inconscio.
Alla base di questa problematica vi è dunque la paura della solitudine e dell’abbandono, un’incapacità di separarsi dal legame con la madre.
Tutto questo si riflette poi nella difficoltà a lasciar andare e ad esprimere i propri sentimenti e dunque nella difficoltà a vivere serenamente la propria femminilità data, appunto, da un irrisolto rapporto con la figura materna.
L’acqua rappresenta la libido e la femminilità ma anche la spiritualità e la trasformazione.
Tutti aspetti che mettono in allerta l’inconscio che teme di perdere il controllo.
Si crea un conflitto proprio tra la necessità di mantenere il controllo e l’urgenza repressa di lasciarsi andare a bisogni del tutto naturali.
Spesso è anche una difesa inconscia verso un partner sgradito, come lo sono tutte le affezioni delle parti intime (come la candida).
Frequentemente colpisce anche i bambini che sono stati costretti a crescere molto rapidamente e che mantengono dentro di sé un nucleo di immaturità che li rende fragili e bisognosi di cure e di attenzioni da parte degli altri.
L’aspetto più difficile è che non siamo capaci di chiedere quello di cui abbiamo bisogno in modo sereno, spesso usiamo modi rivendicativi e reagiamo alla trascuratezza con un livore che genera un senso di colpa che fa aumentare il senso di malessere.
Tendiamo a rimuginare e a covare rancore, i pensieri e i sentimenti non fluiscono in modo libero, vengono trattenuti dentro di sé e si continuano a trattenere ricordi dolorosi.
Per questo devi imparare a buttar fuori, che non significa inveire con rabbia contro qualcuno o qualcosa che ti da fastidio, ma imparare ad analizzare in profondità rabbia e sentimenti.
Non lasciare che rimangano bloccati dentro, non fingere di non vederli e sentirli ma concediti il tempo per guardarli bene.
Non è tanto importante che tu vada dal diretto interessato, questo lo potrai fare anche dopo, quando sarai più calmo e avrai capito il senso di questa rabbia o comunque di questo sentimento.
Solo così, con questo distacco, potrai davvero risolvere il problema.
Piuttosto, cerca di capire perché provi questo sentimento, perché quell’atteggiamento ti ferisce o ti fa arrabbiare, perché non riesci a lasciarti andare, perché hai bisogno che tutto sia sempre sotto controllo.
Prova questo esercizio per distaccarti dalle emozioni negative: immagina di avere davanti a te tutti i tuoi ricordi sotto forma di fotografie.
Osservali bene, uno per uno, poi riponili nel sacco.
Quando li hai buttati dentro tutti, immagina di sollevare il sacco, ormai pesante, e di gettarlo via, di liberartene nel modo che ti viene più spontaneo.
Ricorda sempre che tutto ciò che ti irrita, ti offende, ti fa male riflette sempre una parte di te che ha bisogno di essere compresa e guarita.
Compreso questo, sarà più facile non provare rancore per eventi o persone, li vedrai come strumenti per imparare qualcosa di più su di te e su come riuscire a sciogliere i tuoi blocchi emotivi.
Se soffri di cistite, l’alimentazione è uno degli aspetti a cui devi prestare maggiore attenzione.
Ci sono alimenti che indeboliscono il tuo organismo e ti predispongono alla proliferazione di batteri patogeni: zuccheri e i carboidrati, in particolare i farinacei, e tutti i lieviti.
Questi creano disbiosi intestinale poiché nutrono la flora batterica patogena che è il principale motivo dello scatenarsi di un’infezione alle vie urinarie.
Oltre ad evitare pane, pasta, zuccheri, è bene prestare attenzione anche al latte e suoi derivati, come i formaggi soprattutto quelli da latte crudo.
Questi infatti sono più difficili da digerire perché non contengono più enzimi, creano colla e muco nell’intestino (come anche tutte le farine) e raffreddano molto l’organismo, creando umidità e nutrendo anch’essi la flora batterica patogena.
Un altro alimento che favorisce e peggiora le infezioni alle vie urinarie è il pomodoro che ha un effetto termico caldo e dunque infiammante.
Perciò favorisce molto l’infiammazione degli organi, a partire dal cuore per poi scendere verso la vescica (infiamma moltissimo anche le articolazioni).
L’infiammazione è sostenuta anche dal pepe e da tutte le spezie piccanti (come il peperoncino).
Insomma, come abbiamo visto anche tra i principi basilari della Medicina Tradizionale Cinese, è buona norma eliminare tutto ciò che è riscaldante e che può irritare, ma anche ciò che raffredda troppo e crea colla e muco.
La cistite, infatti, è un’infiammazione che spesso esplode proprio quando prendi freddo.
Il freddo, inoltre, è il peggiore nemico dei reni: quando hai reni scarichi e sofferenti, divieni freddoloso e incline facilmente a malattie da raffreddamento.
Per questo, scalda sempre i cibi prima di consumarli, evita cibi surgelati perché, anche dopo la cottura, mantengono un imprinting freddo che ti viene trasmesso, ed anche quelli crudi.
Una cottura, anche se breve e leggera, trasmetterà a questi cibi il calore necessario a mettere in moto la digestione e a evitare i danni del “freddo”.
Inoltre bevi acqua calda in modo regolare.
Perché calda? Per lo stesso motivo per cui non mangerai cibi crudi e freddi.
L’acqua deve essere bella calda, non solo tiepida (della temperatura di una tisana, per intenderci).
Oltre a non raffreddarti, non indebolisce il sistema digestivo.
Naturalmente, bevi lontano dai pasti per non annacquare i succhi gastrici e gli enzimi.
Un altro alimento fondamentale sono le verdure a foglia verde (insalate cotte come scarola, indivia, catalogna ecc.) con aggiunta di spezie non riscaldanti (curcuma, coriandolo, cumino) e erbette fini (maggiorana, erba cipollina ecc..), poco sale rosa o alle erbe.
Per quanto riguarda le proteine, privilegia carni di buona qualità, pesce fresco, uova di galline allevate all’aperto e proteine vegetali come semi di canapa e chia, proteine dei semi di girasole e di zucca.
Quando fai uno spuntino, puoi aggiungere queste proteine più leggere oppure 1 o 2 capsule di Aminoacids.
Infine non dimenticare mai i grassi sani, come ghi e olio di cocco, che ti aiutano ad assorbire vitamine e sali minerali e nutrono in profondità i tuoi organi.
Ricorda anche di eliminare l’acido fitico dagli alimenti come semi oleosi, cereali integrali o legumi lasciandoli in ammollo per diverse ore.
A questo punto hai gettato le basi per una buona salute e puoi ulteriormente aiutarti con dei rimedi specifici o dei superfoods.
Innanzitutto devi ottimizzare la trasformazione e l’assorbimento degli alimenti.
Oltre all’alimentazione, per una buona digestione che non produca un eccesso di tossine con conseguente produzione di fermentazione e gas, e al fine di riequilibrare la flora batterica intestinale puoi supplementare con:
Altri rimedi naturali a cui puoi fare ricorso sono:
Come hai visto, la cistite è un disturbo da cui puoi liberarti se inverti la rotta e segui uno stile alimentare sano ed equilibrato.
Non ricorrere a farmaci o sostanze chimiche che possono solo acuire i sintomi e avere effetti collaterali.
Piuttosto, supplementa con gli integratori consigliati e con i rimedi naturali che hai visto.
Il SAUTÓN Approach promuove un’alimentazione a basso contenuto di carboidrati, ricca di grassi sani, proteine di buona qualità e vegetali che aiuta a spegnere naturalmente l’infiammazione e a debellare disturbi cronici come la cistite.
Fonti:
“Curare i reni”, Riza Edizioni
Anna Pastorini, “Cistite. Tutti i consigli per sconfiggere i fastidi interni“, Amazon Edizioni
Massimiliano Ricciardi, “Cistite, un problema bruciante“, Ebook
Giovanni Maciocia, “I fondamenti della medicina cinese“, Edra Edizioni
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alberto mealli 17 Dicembre 2019
non si incontra spesso un articolo così iteressante peril profilo clinico, ma non è da sottovalutare come problemi e suggerimenti di un materia molto complessa sono espressi in modo tanto comprensibile
Maria Pia Festini 17 Dicembre 2019
Ciao Alberto,
grazie per il tuo feedback!