La prostata è una piccola ghiandola posta al di sotto della vescica che ha il compito di produrre e secernere sostanze utili all’organismo, come il liquido prostatico che svolge diverse funzioni, tra cui aumentare la sopravvivenza e la mobilità degli spermatozoi.
Se l’ipertrofia prostatica benigna (IBP) ed il cancro della prostata (adenocarcinoma prostatico), possono presentarsi in tarda età, dai 50-60 anni in poi, la prostatite può presentarsi anche in giovane età.
Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La prostatite è un’infezione o infiammazione della prostata che si manifesta con sintomi come gonfiore e dolore.
Questa infiammazione in genere coinvolge anche la vescica (dato che la prostata è posizionata nella sua prossimità) causando problemi urinari ma anche disfunzioni sessuali e sintomi che coinvolgono tutto l’organismo e possono portare ad affaticamento e depressione.
Esistono tre diversi tipi di prostatite:
La prostatite batterica può essere il risultato del lavoro di un batterio, di un virus o anche di una malattia sessualmente trasmessa.
La prostatite non batterica può essere causata da stress o da un’attività sessuale irregolare.
Infine, la prostatite non batterica cronica può essere il risultato di una prostata infiammata e può causare dolore in tutta la zona pelvica.
Ecco le azioni e le abitudini sulle quali puoi iniziare a lavorare fin da subito per prevenire e sconfiggere la prostatite e altre malattie della prostata:
L’infiammazione è un meccanismo naturale di difesa del nostro organismo, è connessa al sistema immunitario ed è una risposta che di norma dovrebbe essere sì forte, ma di breve durata, in quanto il corpo sta solo tentando di difendersi da un’aggressione, da qualcosa che ritiene potenzialmente pericoloso.
Il problema è che sempre più, questo meccanismo, da naturale diventa un modo di funzionare anomalo e problematico che può riguardare tutti i nostri sistemi principali (metabolico, ormonale, immunitario e nervoso) e che apre le porte al dilagare di problemi in tutti questi aspetti, dal sovrappeso all’obesità, dai problemi alla sfera riproduttiva alla menopausa e tiroide problematica, dalle allergie/sensibilità alle malattie autoimmuni, dai cali di memoria alla depressione o agli attacchi di ansia e panico.
L’organismo si sente sotto un attacco continuo se ad esempio, giorno dopo giorno, pasto dopo pasto, lo esponi a cibi ed agenti irritanti.
Te ne elenco alcuni:
Anche la carenza di certi alimenti favorisce l’acidità e quindi l’invecchiamento cellulare, come ad esempio, mancanza di grassi sani e di verdure cotte, non bere acqua calda durante il giorno.
Infine il nostro stile di vita, le nostre abitudini fanno la loro parte nell’alimentare un processo infiammatorio.
Ritmi di vita sostenuti, turni di notte, incapacità di gestire lo stress, sono tra le cause principali di un eccesso di cortisolo in circolo, uno dei principali fattori scatenanti l’infiammazione.
Cenare tardi la sera e farne il pasto principale della giornata, non permette poi al fegato e al sistema immunitario di ripulire le nostre cellule, garantire una sana eliminazione delle tossine e costringe lo stomaco ad un lavoro forzato, esponendolo al rischio infiammazione.
Quando non ce ne occupiamo, lo stato infiammatorio diventa allora “cronico” e, quel che è peggio, attraverso il flusso sanguigno, “sistemico”, si diffonde cioè in diverse parti nel corpo.
Come in un pannello di controllo, iniziano ad accendersi sempre più spie, ad entrare in “acidosi” sempre più organi e poi apparati.
La prostatite non sfugge a questa logica ed è saggio confinare l’infiammazione al suo ruolo originale, prendendosene cura fin da giovani.
Spesso non se ne è consapevoli, ma l’infezione all’apparato urinario e riproduttivo, parte da una microflora in squilibrio.
Ci sono alimenti che indeboliscono il tuo organismo e ti predispongono alla proliferazione di batteri patogeni: zuccheri e i carboidrati, in particolare i farinacei, e tutti i lieviti.
Questi creano disbiosi intestinale poiché nutrono la flora batterica patogena che è il principale motivo dello scatenarsi di un’infezione che abbiamo visto essere alla base della prostatite.
Se soffri di prostatite, l’alimentazione è uno degli aspetti a cui devi prestare maggiore attenzione.
Ci sono delle categorie di cibi che è bene che tu elimini dalla tua tavola fin da subito: oltre ad evitare pane, pasta, zuccheri, è bene prestare attenzione anche al latte e suoi derivati, come i formaggi, soprattutto quelli da latte pastorizzato.
Questi, infatti, sono più difficili da digerire perché non contengono più enzimi, creano colla e muco nell’intestino (come anche tutte le farine) e raffreddano molto l’organismo, creando umidità e nutrendo anch’essi la flora batterica patogena.
Un altro alimento che favorisce e peggiora le infezioni è il pomodoro che ha un effetto termico caldo e dunque infiammante.
Perciò favorisce molto l’infiammazione degli organi, a partire dal cuore, per poi scendere verso la vescica.
L’infiammazione è sostenuta anche dal pepe e da tutte le spezie piccanti (come il peperoncino).
Per quanto riguarda la prostata, anche la soia può essere dannosa a causa del suo contenuto di isoflavoni che possono favorire l’insorgere di patologie della prostata, oltre che provocare problemi di infertilità e impotenza.
L’alimentazione è un fattore assolutamente determinante per la salute o la malattia ed il suo ruolo è purtroppo ancora molto sottovalutato anche in ambito medico.
Ecco perché, spesso, in presenza di problemi alla prostata o di altro tipo, anche il medico tende a fare affidamento solo sui medicinali e a non considerare il fattore dieta.
Ormai è ampiamente risaputo ed accettato che l’attività fisica, svolta in modo regolare, ha numerosi effetti benefici sull’organismo.
Il nostro corpo infatti non è progettato per fare la vita sedentaria che la maggior parte di noi oggi purtroppo conduce.
Per quanto riguarda nello specifico la salute della prostata, durante un lavoro di revisione svolto dalla Stanford University della California, su 27 studi svolti tra il 1976 e il 2002, 16 studi hanno mostrato che un’attività fisica regolare riduce moltissimo il rischio di sviluppare il tumore della prostata.
9 studi su 27 hanno evidenziato che la percentuale di riduzione del rischio si riduce dal 10 al 30%.
I ricercatori ritengono che questo sia da attribuire al fatto che l’esercizio fisico ha un’azione modulatrice e di riequilibrio degli ormoni, previene l’obesità, rinforza il sistema immunitario e riduce lo stress ossidativo.
Supplementi ed integratori di buona qualità possono essere di grande aiuto sia in caso di prostata ammalata sia come forma di prevenzione.
Ecco i migliori:
Queste sono le cinque azioni che, combinate insieme, riportano gradualmente il tuo organismo in equilibrio consentendogli di ritrovare salute ed energia.
Nell’Online Program trovi tutto quello che ti serve per cambiare la tua dieta in modo graduale, profondo e duraturo e anche la tua prostata non potrà che trarne beneficio.
Fonti:
American Cancer Society: “Prostate Cancer Causes, Risk Factors, and Prevention”
PubMed: “Integratore naturale per capelli: amico o nemico? Saw Palmetto, una revisione sistematica dell’alopecia”
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Chiara 7 Maggio 2024
Ciao , vedo scritto così , è giusto o volevate scrivere “pastorizzato”?
– attenzione anche al latte e suoi derivati, come i formaggi, soprattutto quelli da latte crudo.-
Grazie, Chiara
Maria Pia Festini 7 Maggio 2024
Ciao Chiara,
sì esatto, grazie della segnalazione. Un caro saluto