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Hai un intestino molto reattivo, con dolori addominali, gonfiore, flatulenza, alterazioni della funzionalità intestinale con cambiamenti nella forma e consistenza delle feci?
Senti di non riuscire a evacuare bene?
Oppure ti capita di evacuare subito dopo il pasto?
È molto probabile che tu soffra di una delle diverse forme di colite, uno stato infiammatorio del colon dovuto a varie cause, sia organiche che psicologiche.
Il termine “colite” dovrebbe indicare solo le affezioni infiammatorie specifiche del colon, ma spesso viene usato in maniera generica per indicare tutte le affezioni del colon.
I vari tipi di colite includono la colite ulcerosa (UC), quella di Crohn, l’ischemica, la colite infettiva, fulminante, spastica, chimica, microscopica, linfocitica e atipica.
Vi è poi una forma di colite più generica, chiamata sindrome del colon irritabile (IBS) proprio perché non è una vera e propria malattia, ma un insieme di sintomi spesso associati ad altre affezioni del colon.
In questo articolo ci soffermeremo in particolare sulla rettocolite ulcerosa.
La colite ulcerosa (o rettocolite ulcerosa) è un tipo di malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD) che provoca l’infiammazione a lungo termine del rivestimento più interno dell’intestino crasso.
Questo alla fine si traduce in piccole ferite aperte (chiamate anche ulcere), che possono risalire dal retto verso tutto il colon, sanguinare e produrre pus e / o muco.
Questa malattia colpisce ugualmente sia gli uomini che le donne e, sebbene possa verificarsi a qualsiasi età, la maggior parte delle persone a cui è stata diagnosticata ha tra i 15 e i 30 anni.
La colite ulcerosa il più delle volte inizia gradualmente e può peggiorare nel tempo se i sintomi vengono ignorati.
Inizialmente può trattarsi di disbiosi (alterazione della microflora intestinale), per passare poi al colon irritabile associato a intolleranze alimentari, specie a latticini, grano, lievito, alcool, caffè, uova.
I sintomi quindi possono essere da lievi a gravi e quelli che contraddistinguono la colite ulcerosa sono:
Va detto anche che la maggior parte delle persone attraversa periodi di remissione, periodi in cui i sintomi scompaiono e che possono durare settimane o anni.
Il morbo di Crohn e la colite ulcerosa sono molto simili tra loro in termini di sintomi, motivo per cui alcune persone spesso li scambiano.
Nonostante le loro somiglianze, questi sono in realtà due diversi tipi di malattie infiammatorie intestinali:
La colite ulcerosa è un disturbo serio che può portare nel lungo periodo a diverse complicazioni tra cui permeabilità intestinale, malassorbimento e malnutrizione.
Tutti fattori che provocano danni alla membrana che protegge l’apparato intestinale che può cominciare a manifestare una permeabilità via via più alterata.
Questo consente a sostanze indesiderabili di filtrare nel flusso sanguigno e provocare sia gravi danni ai sistemi ormonale, immunitario, nervoso e agli apparati respiratorio e riproduttore, sia sintomi come emicranie, artriti, allergie, palpitazioni, mestruazioni irregolari e dolorose, vertigini, irritabilità e altri ancora.
Se soffri di colite ulcerosa è facile che tu abbia difficoltà di assorbimento e malnutrizione, con conseguente indebolimento delle ossa: questo può metterti a rischio di fratture e malattie come l’osteopenia e l’osteoporosi.
Inoltre, frequentemente la colite ulcerosa degenera nel cancro del colon.
Tre sono le principali cause verso cui gli scienziati stanno ponendo la loro attenzione:
La rettocolite ulcerosa va quindi annoverata tra le patologie autoimmuni in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti del corpo, in questo caso, le pareti dell’intestino.
Questo avviene perché errori alimentari persistenti, l’aumento della disbiosi, il progressivo indebolimento della mucosa protettiva intestinale, scatenano una risposta difensiva esagerata, inappropriata e dannosa.
Una iper reazione del sistema immunitario che va fuori controllo.
Possiamo definire lo stress come l’insieme dei sintomi fisici, psichici ed emotivi che si mostrano come conseguenza del sentirci per lungo tempo esposti ad una condizione di sofferenza maggiore di ciò che possiamo sopportare.
Ritmi di vita sempre più frenetici espongono il nostro sistema immunitario a reazioni incontrollate che tengono il nostro organismo in preda ad un sistema di emergenza continua con un livello di infiammazione cronica e silente.
Il processo infiammatorio, iniziato da un forte stress emotivo e psichico, può condurre alla comparsa di anticorpi autoimmuni e può aprire le porte a disturbi di questa natura.
Il sistema immunitario diventa incapace di combattere e difendere il corpo dalle infezioni, rendendoci molto più vulnerabili.
Quando entriamo in una condizione di “allarme”, il corpo entra in uno stato di ipervigilanza.
Questo crea uno squilibrio dei livelli e dei ritmi del cortisolo, ci rende stanchi e sotto pressione, disturba il nostro sonno e produce un aumento della infiammazione.
Una corretta alimentazione, volta a ripristinare un equilibrio della microflora e a ridurre l’infiammazione, è il primo passo fondamentale se soffri di rettocolite ulcerosa.
Ecco alcuni consigli:
Oltre una profonda pulizia attraverso la giusta alimentazione, può essere utile integrare con:
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria intestinale che causa infiammazione di lunga durata e crea ulcere o piaghe nel tratto digestivo.
La colite ulcerosa colpisce il rivestimento più interno dell’intestino crasso e del retto.
Questa malattia infiammatoria e autoimmune può essere debilitante e talvolta può persino portare a complicazioni potenzialmente letali.
Migliorare le proprie abitudini a tavola, come insegniamo nell’Online Program, gestire lo stress, adottare uno stile di vita sano, sono i primi ingredienti per tenere lontano questa patologia.
Fonti:
A. Montano, S. Vitali, “La sindrome del colon irritabile”, Erickson
N. Walker, “La salute dell’intestino: il colon”, Macro Edizioni
M. A. Almodovar, “Intestino, secondo cervello”, Vallardi Edizioni
I. Matveikova, “L’intestino, secondo cervello”, Terra nuova edizioni
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