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Invecchiare bene, chi non lo vorrebbe?
Arrivare in età avanzata in buona forma fisica, scattanti, agili, con la mente lucida e ancora in grado di godere appieno di ciò che la vita offre.
Purtroppo oggi l’invecchiamento precoce riguarda la maggior parte delle persone.
Stiamo tutti invecchiando troppo rapidamente e male.
Si pensa che mantenersi giovani a lungo sia una questione di geni o di fortuna. In realtà i geni c’entrano solo in parte, mentre la fortuna non c’entra nulla.
Invecchiare bene o male, precocemente o lentamente, dipende da noi molto più di quanto siamo abituati a pensare. È una scelta che facciamo ogni giorno con la nostra alimentazione e il nostro stile di vita.
Il nostro stile di vita, lo stress, le nostre abitudini alimentari, stanno accelerando troppo il naturale processo di deterioramento delle cellule, rendendo il nostro organismo sempre più incapace di svolgere le sue funzioni vitali come quella di assimilare i nutrienti ed eliminare le sostanze di rifiuto.
In particolare, i due motivi principali di invecchiamento precoce sono:
L’infiammazione è una funzione cruciale del nostro sistema immunitario che esiste per un motivo: consentire al corpo di proteggersi da tutto, dalle lesioni fisiche ai batteri e ai virus infettivi che possono colpirci.
Senza di essa, il corpo non sarebbe in grado di affrontare tante diverse situazioni.
Oggi l’infiammazione sempre più si tramuta da salvavita in una condizione cronica e sistemica e un corpo sottoposto ad una condizione di infiammazione costante di basso grado, inizia ad invecchiare velocemente, un fenomeno che viene chiamato dagli scienziati “inflammaging”.
Uno stato di infiammazione sistemica di basso grado apre la finestra al danno cellulare che si traduce in un’ulteriore disfunzione immunitaria che, a sua volta, porta a maggiore infiammazione, poi altre disfunzioni immunitarie e così via.
In un circolo vizioso senza fine.
L’inflammaging si diffonde così in tutto il corpo, portando all’aterosclerosi, al danno endoteliale, alla formazione di placche, alla neuroinfiammazione, alla resistenza all’insulina e, in definitiva, a malattie come quelle cardiache, metaboliche, articolari, autoimmuni, degenerative e nervose, come quelle attuali.
In questo articolo vedremo nel dettaglio come uscire da questo circolo vizioso iniziando da essere consapevoli di ciò che mettiamo quotidianamente nel nostro piatto.
Secondo le medicine antiche, il cibo può essere la migliore medicina o il peggior veleno.
Ci sono alimenti che contengono molte tossine, tra questi sicuramente i cibi processati, artefatti e conservati come bibite, snack, prodotti da forno stracolmi di zuccheri, amidi, additivi chimici ed edulcoranti.
Attento anche alle carni processate e di allevamento intensivo e ai pesci troppo grandi, che contengono molto mercurio come il tonno e il pesce spada.
Tossine lo sono anche glutine, lattosio, fruttosio, olii e grassi trans.
Elimina il cibo spazzatura (carboidrati raffinati, zuccheri, farine e derivati, cereali, anche integrali) e non abusare di frutta e succhi di frutta pronti, bevande zuccherate, dolcificanti artificiali.
La dieta gioca un ruolo cruciale nel supportare i processi di disintossicazione del corpo.
Aumenta la quantità di verdure quotidiane, imparando a consumarle cotte in modo leggero.
Ricordati che il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti, come verdure biologiche e non amidacee, aiuta a combattere lo stress ossidativo.
Anche gli alimenti ricchi di glutatione (cavolfiore, cavoli, rucola, cavolo rapa aiutano), magnesio, zinco e selenio (che trovi in verdure a foglia verde) forniscono i cofattori necessari per supportare i meccanismi di disintossicazione del corpo.
Inoltre favorisci la presenza del giusto apporto proteico, di buoni vegetali freschi, di grassi sani come burro da pascolo, ghi e olio di cocco, grassi Omega 3 presenti nei pesci grassi selvatici come salmone, sardine e merluzzo dell’Alaska.
Si pensa che molti degli effetti dell’invecchiamento, incluso il declino cognitivo, si presentino quando il corpo comincia a perdere la capacità di riparare tutti i danni e il DNA comincia a fare errori.
Si pensa che siano proprio i danni al DNA a contribuire allo svilupparsi di malattie come l’Alzheimer.
I ricercatori hanno scoperto che quando ai topi veniva somministrata una dieta ad alto contenuto di grassi, i sintomi di invecchiamento precoce ritardavano, inclusi peso e perdita dell’udito.
Ricercatori del Center for Healthy Aging, University of Copenhagen e del Nationals Institute of Health, hanno scoperto ad esempio che l’olio di cocco ha degli effetti profondi sul cervello.
Rallenta l’invecchiamento, protegge da Alzheimer e Parkinson e dalla rara sindrome di Cockayne.
I grassi sani inoltre sono il miglior carburante per i tuoi mitocondri per produrre pochi radicali liberi, rallentando l’ossidazione e l’invecchiamento precoce.
Sono utili anche per farti essere più giovane all’esterno, con una pelle, dei denti e dei capelli sani.
Grazie ai grassi sani, il cervello viene “energizzato” con carburante di riserva per ritardare il declino cognitivo e per riparare i danni.
Aggiungi quindi alla tua dieta cibi come:
Fai attenzione a non esagerare con i semi oleosi che contengono più Omega 6 rispetto agli Omega 3 e tendono ad alimentare l’infiammazione.
Gli antiossidanti sono nutrienti che contribuiscono a limitare i danni causati da un invecchiamento precoce delle cellule.
Il nostro corpo, per controllare le reazioni a catena dei radicali liberi, produce autonomamente alcuni enzimi antiossidanti, i cosiddetti antiossidanti enzimatici.
Altri invece, gli antiossidanti non enzimatici, devono essere assunti tramite l’alimentazione.
I più importanti antiossidanti sono le vitamine A, C, B, E, il glutatione e non ultimo il colesterolo.
La natura ci viene in aiuto offrendoci spontaneamente piante e bacche ricchi di micronutrienti antiossidanti che proteggono l’intero organismo dall’invecchiamento precoce e sono preziosi alleati per la nostra salute.
Introdurre antiossidanti nella dieta è più facile di quanto si pensi perché molti sono i cibi che li contengono, soprattutto frutta sotto forma di bacche, ma anche spezie ed erbe aromatiche.
Abituati ad usare spezie ed erbe ricche di antiossidanti, come curcuma, rosmarino, coriandolo, zenzero, cannella e scorza di limone: usali nella tua cucina come condimenti o infusi.
Il tè verde è un super disintossicante che non solo è ricco di antiossidanti ma supporta anche il fegato e reni e si lega o “chela” i metalli pesanti in modo che possano essere escreti dal corpo.
Puoi prenderlo in infuso o sotto forma di Matcha Latte che trovi anche speziato nel nostro shop.
Alimenti più ricchi di antiossidanti sono:
Molti altri sono comunque gli alimenti con alto contenuto di antiossidanti: pomodori, carote, semi di zucca, patate dolci, melograno, fragole, cavoli, broccoli, uva o vino rosso, salmone selvaggio.
Un’adeguata idratazione è essenziale per supportare i percorsi chiave che espellono le tossine dal corpo.
Ciò include sia la sudorazione che la minzione, nonché la funzione del nostro fegato, dei reni, delle cellule e del sistema digestivo.
Quindi mira a bere da 8 a 10 bicchieri di acqua pulita, filtrata al giorno e soprattutto calda.
L’intestino, con il suo prezioso microbiota interno, è al centro della gestione finale di tutte le sostanze che assorbiamo attraverso il cibo.
Se è in salute, assorbe quante più cose possono servirci ed espelle quotidianamente tutto ciò che non serve evitando che resti ad avvelenarci.
Stitichezza, colite, feci malformate o secche e soprattutto con odore intenso sono un segnale importantissimo che dobbiamo rivedere le nostre abitudini quotidiane e nutrire a fondo le colonie di batteri intestinali.
Per quanto riguarda il fegato, tutto il sistema metabolico che gestisce zuccheri e grassi passa da questa centralina preziosa.
Anche tutti i farmaci che consumiamo e persino le emozioni come rabbia sono in grado di metterlo sotto scacco.
Il fegato gestisce il metabolismo di giorno e lavora al detox di notte.
Segnali che questo organo è in difficoltà sono anche tutti i problemi che coinvolgono gli occhi.
Il digiuno è una delle chiavi per invertire l’invecchiamento precoce e vivere a lungo ed è praticato dagli uomini da millenni.
Dagli anni trenta gli scienziati hanno iniziato a condurre esperimenti scientifici sui topi per verificare gli effetti del digiuno intermittente sulla salute.
Hanno potuto constatare che, anche a fronte della stessa quantità di apporto calorico, le cavie che erano state sottoposte a digiuno intermittente, vivevano più a lungo e mostravano meno i segni dell’invecchiamento.
Il digiuno intermittente è prima di tutto un modo diverso di distribuire i pasti nell’arco della giornata.
La formula che in genere si predilige e si consiglia, soprattutto a chi è alla prima esperienza, è lo schema 16:8 cioè i pasti della giornata vengono consumati in un arco di 8 ore mentre si digiuna nelle 16 ore restanti.
In questo modo non solo mangi meno, ma permetti anche al corpo di prendersi delle pause importanti dalla digestione.
Mettere la digestione in pausa per un certo numero di ore durante la giornata permette all’organismo di dedicarsi ad altre attività di manutenzione e riparazione:
Infine, ecco una carrellata dei migliori integratori anti infiammazione e anti ossidazione che trovi nello shop SAUTÓN.
Sono supplementi che possono aiutarti nel supportare ad esempio l’equilibrio del tuo intestino, con probiotici, glutammina e zinco o organi emuntori come il fegato con:
Invecchiare bene si può.
Lo stile di vita SAUTÓN è stato creato appositamente per insegnare a tutti una via semplice e pratica per uscire dall’infiammazione, attraverso piccole e dirompenti abitudini da portare nella tua vita così da non farci cogliere impreparati dall’età che avanza ma anzi viverla con forza, lucidità e serenità.
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